Venerdì 15 novembre 2024 presso il Teatro Auditorium Santa Chiara di Trento andrà in scena "Nomadic – Canto per la biodiversità".
Mancano ancora pochi giorni per "NOMADIC – Canto per la Biodiversità", spettacolo inedito di Telmo Pievani e Gianni Maroccolo.
Presentato da National Biodiversity Future Center, in collaborazione con Imarts – International Music And Arts, lo spettacolo si terrà venerdì 15 novembre all’Auditorium S. Chiara di Trento in occasione della XXV edizione di BITM – Le Giornate del Turismo Montano – manifestazione organizzata da Confesercenti del Trentino con il concorso di enti e associazioni che si occupano di turismo in Trentino.
NOMADIC ha ottenuto un ampio consenso, suscitando vivo entusiasmo e profondo interesse nel pubblico, tale da generare la richiesta di un tour. Lo spettacolo integrale, ripreso da Rai, è stato già trasmesso su Rai Scuola e un frammento dello stesso ripreso da Alberto Angela nella sua trasmissione Rai uno, NOOS.
In un momento storico segnato dalle crisi migratorie, NOMADIC – Canto per la Biodiversità esplora le rotte migratorie umane e animali con empatia e profondità, ponendoci di fronte alla realtà che tutti i popoli della Terra hanno una radice comune e invitando a superare le barriere mentali e fisiche che abbiamo eretto.
Con la direzione musicale di Gianni Maroccolo e i testi e la voce narrante di Telmo Pievani, lo spettacolo si avvale della partecipazione di artisti quali Angela Baraldi, Andrea Chimenti, Antonio Aiazzi, Simone Beneventi e Simone Filippi. Regia e light design a cura di Mariano De Tassis con Vladimir Jagodic sound engineer. A completamento, le illustrazioni video di Marco Cazzato ed i video in animazione di Michele Bernardi.
Attraverso le musiche di C.S.I., Philip Glass, Litfiba, Claudio Rocchi, Marlene Kuntz, Gianni Maroccolo, PGR & Franco Battiato, questo spettacolo rappresenta un’esperienza inedita e immersiva che lascia spazio alla riflessione e alla scoperta, un ponte tra arte e scienza che conferma come queste due sfere possano unirsi per comunicare temi complessi in modo accessibile e coinvolgente, nonché una testimonianza del potere dell’arte di ispirare cambiamento e consapevolezza, portando lo spettatore a interrogarsi sul significato profondo della migrazione e sulla nostra connessione con il mondo naturale.
Uno spettacolo unico, che arriva in un periodo storico cruciale, ponendosi come fonte di intrattenimento, divulgazione e ispirazione, a ricordare l’importanza di guardare al nostro passato migratorio comune per affrontare le sfide del presente e del futuro con una nuova prospettiva, fondata sulla connessione e sul rispetto reciproco tra tutte le forme di vita.